martedì 8 dicembre 2009

VENERDI’ 21 AGOSTO / POROS-LAVRION (35MG NE)

FFFFFFFFFF….BRRRRRRRRRR…..TACTACTAC…GNICGNICGNIC…..VVVVVVVVVVVVVVVVV!!!!!!! cos’è? Eolo e i suoi rumori, che ci hanno accompagnato intensamente 1 settimana su 2. Dovevamo svegliarci alle 8 perché Matteo doveva partire per Manfredonia…per fortuna, a causa del vento, rimanda la partenza di qualche ora e dormiamo fino alle 10. II mozza e gold zavorra hanno già preparato i bagagli…peccato che non ci stia tutto, devono lasciare il prezioso shampoo antiforfora comprato come souvenir a Kithyra per infoltire i capelli di gold zavorra. Il tempo per mangiare non manca mai, scendiamo a terra e facciamo colazione in un grecissimo bar con tanti vecchiettini seduti in contemplazione del paese e del paseo. Ehi ehi basta magnà, sono le 10.50 dobbiamo salutarci e ognuno torna coi suoi mezzi…gold zavorra e II mozza in aliscafo to Atene e I mozza con capitan Albi in sailing boat to Lavrion.
Aliscafo Vodafone rosso fiammante stile bolide rosso a Kithyra giunge senza problemi ad Atene in 80 minuti.
Traversata verso Lavrion…a long day…come ci ha detto un greco prima di salpare da Poros.
Usciti dal canale di Poros ci troviamo con molte barche, la maggior parte vira a sinistra verso Atene, noi ci teniamo a dritta, direzione Lavrion. Ci prepariamo in pozzetto il necessario per sopravvivere…crostini, patatine, fette biscottate ed acqua…tanta…se naufraghiamo almeno abbiamo da idratarci, mentre sul cibo potremmo farne a meno, visto le “dispense” che abbiamo accumulato in questo periodo. Le previsioni danno forza 5 intorno a Poros e rinforzi fino a forza 8 intorno a Capo Sounion, prima di Lavrion. …tutto vero! Mare tranquillo e pochissimo vento (9 nodi) appena usciti da Poros per almeno 10 miglia. Anche in mare aperto ci sono poche onde. Vento come sempre in faccia…o quasi, apriamo un po’ di randa e ci mettiamo in bolina stretta, ottimo 7,2 nodi. Attraversiamo un canale commercialmente trafficato da mercantili e navi passeggeri che trasportano merci e persone da e per Atene. Facciamo attenzione, dal momento che Eolo ci ha portato via il radar a Capo Maleas le grosse navi non ci vedono sul monitor. Dopo le prime 15 miglia il vento comincia a rinforzare in maniera esponenziale fino ad arrivare a 30 nodi appena prima di Capo Sounion…da qualche miglio I mozza ha obbligato Capitan Albi a ridurre la randa, ma con grande stupore ci troviamo sulla stessa rotta di un’altra barca, che chiameremo Mad Crew, che non solo ha tutta randa ma anche tutto fiocco aperto in modo da sbandare bene bene….
Girato lo scoglio prima di Capo Sounion le condizioni cominciano a peggiorare drasticamente, I mozza si ripara sotto il paraspruzzi e Capitan Albi infila la cerata completa anche dei pantaloni…da qui si intuisce che le onde ci laveranno. Il mare è schiumoso, ondoso, agitato, ruggente. Il vento rinforza ancora, dietro il capo si intravede un disastro….Ci teniamo il più possibile rasenti alla terra, di lontano osserviamo Mad Crew che ha scelto un’altra rotta, sempre vele aperte ma ridotte, continuano a straorzare. Giriamo il capo, è il delirio, vento 40 nodi, onde 2,5 metri e cosa peggiore…vento in prua che ci obbliga a ritirare la randa e andare solo con il motore…velocità meno di 2 nodi con 2200 giri. Per fare le 2,5 miglia che ci rimangono rischiamo di impiegarci 1 ora e mezza. Le onde sono così forti che avanziamo con difficoltà. L’unico modo per andare al meglio è stare con la prua perfettamente al vento, pena…onde in faccia. Mad Crew cerca condizioni migliori vicino alla terra ma fa una rotta rischiosissima e finisce quasi a rocce. Il porto di Lavrion è davanti a noi, sembra vicino, ma è come se avessimo un elastico che ci tira da poppa...L’entrata in porto oltretutto non è facile, bisogna fare attenzione ad eventuali traghetti che escono ed entrano e ai frangiflutti che restringono l’ingresso per limitare l’entrata del mare. Ehi! Il miraggio si è concretizzato, siamo in porto…le raffiche di 30 nodi ci sembrano ormai una condizione privilegiata. La crew di navigare yachting ci aspetta per l’ormeggio, speriamo che siano pronti ad allungarci la trappa...e invece da lontano sentiamo una voce che ci dice…your anchor!!! Nooo…ci armiamo con le ultime forze e ci prepariamo al difficile ormeggio…I ormeggio diamo troppa catena e ci fermiamo a 10 metri dalla banchina…coraggio…rifacciamo l’ormeggio e taac, perfetto! Ancora fighissima e barca perfettamente dritta. Ormeggia di fianco a noi Mad Crew…e finalmente scopriamo i loro volti…un gruppo di 8 tedeschi tutti rossi in faccia e con le gambe bianche…più che in barca a vela sembra che siano andati a sciare. Ma che tipi, tutta tela e straorza…
Ci rilassiamo, ci godiamo il porto…ventoso, anche stavolta abbiamo portato a casa la pellaccia e la barca sane e salve! Ottimo check out, unico neo gli diciamo che la barca ora è più pulita di quando ce l’hanno consegnata. Inoltre le persone che l’avevano presa prima di noi non avevano detto alcuni dettagli tecnici da rivedere, purtroppo poi sembra che siamo noi ad aver creato dei danni mentre alcune cose già non funzionavano quando ce l’hanno consegnata.
Doccia di 5 litri a testa, giro per Lavrion by night e cena nella stessa taverna dove abbiamo mangiato la sera della partenza. Cosa mangiamo? Qualcosa di diverso…tzatziky e pescetti fritti!
Nanna..domani abbiamo il taxi alle 8 per Atene Airport.

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