martedì 8 dicembre 2009

GIOVEDI’ 20 AGOSTO / SPETSES-POROS (30MG NE)

Nella notte verso le 5 veniamo svegliati da un gratta gratta..non sarà l’ancora? Corriamo fuori mezzi assonnati e invece notiamo che il vento ci ha spostati verso la barca del greco di fianco che forse appena tornato dalla movida è ancora sveglio e ci dice un’unica ed inconfutabile parola…”closer”.
Ci allontaniamo recuperando un po’ di catena dell’ancora…che controlliamo, ma tiene benissimo, anzi forse un inquietante troppo bene..Ehi ma sono le 5 e nel locale qui di fronte c’è ancora movida, sta cantando il Cocciante greco. Torniamo a nanna, ancora per poco.
Sveglia alle 8, meglio mollare gli ormeggi finché non c’è troppo vento. E come volevasi dimostrare...la nostra ancora teneva benissimo perché era sotto ad altre 2 ancore, trappe, cime, etc... Ci impieghiamo 60 minuti per liberarla, con lo pseudo aiuto di un pescatore che probabilmente era preoccupato per qualche sua trappa. Complimenti come sempre a capitan Albi e gold zavorra che ormai è ufficialmente promosso a II capitano. Facciamo un giro intorno all’isola di Spetses, molto carina, belle case e belle costruzioni. La storia di Spetses è simile a quella di Hydra, si arricchì grazie all’attività dei cantieri navali e armò le barche per combattere la guerra d’indipendenza. Ricordate…più internamente ormeggerete nell’Harbor di Spetses, più aspramente dovrete condurre guerre d’indipendenza da altre trappe ed ancore!
Ci spostiamo di fronte, nella bella baia di Akios Milianos per fare colazione e un bel bagnetto nelle acque cristalline. Proseguiamo in direzione dell’isola di Poros. Mare inizialmente calmo poi vento sempre più forte…38 nodi...in avvicinamento al capo di Skillaion. Poi meno vento ma mare molto agitato con onde di 2 metri. Tutto bene, obblighiamo il capitano a non issare nemmeno un fazzoletto di vela per non far sbandare la barca.
Arriviamo nel canale dell’isola di Poros, ben protetto da mare e vento. Di fronte, vicinissima, la terra ferma, non sembra nemmeno di essere su un’isola. Arriviamo in porto, la marina è molto grande, ma cerchiamo subito posto all’inglese approfittando di un ormeggio su una barca di ragazzi greci molto gentili, a loro volta a pacchetto sull’unica barca che ha davvero diritto di stare in banchina, un bavaria 38 di Matteo, un signore di Manfredonia molto simpatico e gentile, con il quale facciamo due chiacchiere. Tiene qui la barca da 1 mese ed è arrivato fino ad Istanbul. Pranziamo in barca alle 17 con la pasta ai peperoni che i 35 nodi di vento non ci hanno permesso di mangiare! Giretto per il paese, molto carino, negozi meno belli che ad Hydra ma in ogni caso le 2 mozze trovano lo stesso da fare acquisti. L’interno del paese è molto carino, strade piccolissime che si intrecciano, case bianchissime con le immancabili persiane turchesi! La marina è molto grande e ci facciamo un giro per vedere e curiosare in tutte le barche ormeggiate.
Per cena preferiamo l’interno e andiamo a mangiare al Platano, più bello che buono.
Torniamo in barca tramortiti dalla giornata e dalla nottata passata. Ehi ma domani un pezzo della ciurma se ne va…gold zavorra e II mozza ci abbandonano per un più comodo traghetto verso Atene dove domani sera hanno l’aereo. Per pegno l’anno prossimo faranno 1 mese alle Cicladi in una barca a vela di 25 piedi.

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